
Ha scritto autorevolmente Sandro Magister che "tra papa Francesco e i vescovi venezuelani, riguardo alla crisi che sconvolge il paese, c'è un abisso. I vescovi fanno blocco con la popolazione che protesta contro la dittatura, e sono stimati e ascoltati come guide autorevoli. Mentre Bergoglio è giudicato alla stregua di un Ponzio Pilato, imperdonabilmente corrivo con Maduro e il chavismo, oltre che incomprensibilmente reticente sulle vittime della repressione e sulle aggressioni che colpiscono la stessa Chiesa" L'articolo è di maggio (Clicca qui per leggerlo interamente) ed oggi, ad Agosto, non è migliore la situazione, soprattutto nelle fasce deboli della popolazione. Molti -chi riesce- abbandonano il Paese, molti altri -soprattutto anziani e malati- hanno difficoltà immense perché non hanno la possibilità di acquistare i farmaci. Questo è davvero grave.
Come ha scritto Magister la popolazione ha ben compreso che la maggior parte dei Vescovi (e del Clero) sta dalla loro parte. Ed ha capito pure molto bene che le espressioni in favore dei poveri, delle vittime dei conflitti interni, delle periferie sono solo vuoti slogan che Bergoglio ed i suoi fedelissimi ripetono per mera ideologia o, peggio, demagogicamente.
E del resto il dittatore comunista Maduro (che nella foto in alto omaggia, commosso, con tanto di pugno chiuso l'altro leader comunista del Venezuela, Chavez, che ora si trova al cospetto di Dio) ha ricevuto una vera e propria "benedizione" da parte di Bergoglio. Anche questa foto lo dimostra in modo eloquente e plastico:

E mentre il vescovo vestito di bianco benedice Maduro (e questi lo lascia fare: vuoi mettere far vedere alla povera gente venezuelana di essere un buon cattolico addirittura benedetto dal Papa !!!) la vera Chiesa in Venezuela subisce pesanti persecuzioni: le ha documentate lo stesso Magister ma anche la Nuova Buossola Quotidiana: "Accade di tutto. Minacce di morte e scritte blasfeme sulle pareti delle chiese. Messe interrotte da irruzioni di "colectivos" chavisti. Il cardinale di Caracas Jorge Urosa Savino zittito durante l'omelia e costretto ad abbandonare la chiesa. La venerata immagine del Nazareno nella cattedrale di Valencia imbrattata con escrementi umani. Le curie delle diocesi di Guarenas e Maracay razziate. Furti di ostie consacrate a Maracaibo. Devastata la sede della conferenza episcopale. Ucciso un sacerdote a Guayana e un altro sequestrato".
La situazione in Venezuela precipita: basta leggere l'articolo odierno di Marinellys Tremamunno (clicca qui per leggere l'articolo completo) in cui si dice che la dittatura di Maduro si va sempre più acuendosi ed a nulla è valsa la elezione-farsa della nuova Assemblea Costituente. Ma, come è noto, per Bergoglio (per il Latino-Americano Bergoglio) la priorità non è nella drammatica situazione di Caracas ma nei barboni per i quali ha fatto mettere, accanto al colonnato del Bernini, tanti pisciatoi. Di fronte alle assurdità della "nuova chiesa" non ci resta che pregare per i fratelli venezuelani ed affidarli alla potente intercessione della Vergine Santissima, la "Madonna postina" che Bergoglio irride e disprezza.
