
Concorrono anche gli immancabili APPLAUSI, le parole della Liturgia arbitrariamente MODIFICATE, lo SCAMBIO DELLA PACE fatto male (basta dare la stretta di mano a chi è affianco a noi, con serietà e garbo), le inutili "introduzioni" prima delle Letture: la Parola di Dio va solo proclamata (bene), poi ci pensa il Sacerdote nell'Omelia a spiegare. E quella disordinata ressa per accostarsi alla Eucaristia: più garbo, contegno, gravità, silenzio.
E dopo la Comunione si resti in silenzio, silenzio di adorazione (abbiamo Gesù vivo e vero dentro di noi!), ringraziamento, raccoglimento.
Ed infine, dopo la Benedizione: si resti in piedi fino al Canto finale (anche se il Celebrante è già in sacrestia). Poi ci si sieda. Si resti in silenzio, quieti, qualche minuto al proprio posto, seduti o in ginocchio. Si adori ancora Gesù presente nel Tabernacolo (e, se abbiamo ricevuto la Santissima Eucaristia, anche dentro di noi!). Manteniamo quel rispettoso silenzio che si conviene ad un LUOGO SACRO.