Le ragazze terribili della Futura si rimettono in gioco per mettere in soffitta il primo referto giallo casalingo della stagione: una piccola macchia d’inchiostro sul foglio bianco del campionato, che ha consegnato due punti preziosi alla Mancinella Bull Basket Latina pur sottolineando la solita prova caratteriale delle brindisine. Stavolta però il carattere non è bastato alla Futura, complice un abbondante parziale incassato nel secondo quarto, che ha cercato di imbastire lo strappo fermandosi a un passo dall’impresa. Nessun problema, l’incantesimo della imbattibilità interna è finito ma si sopravvive anche senza. Il traguardo è sempre lì, nella tabella di marcia c’è appena una giornata in più, e nei piani della formazione brindisina non è cambiato nulla: “Non esistono partite facili e la vittoria finale è ancora tutta da costruire”, un refrain che gli addetti ai lavori avevano scelto come slogan di questo scorcio di campionato e che ora è più presente nella testa e nelle gambe della squadra. “Una sconfitta fisiologica - affronta l’argomento la vice allenatrice brindisina Monica Bastiani, trascorsi nobili da giocatrice, tante stagioni da protagonista in A1, cento presenze in Nazionale e l’Olimpiade di Barcellona ’92 - che sta nella logica dei numeri e di un trend positivo particolarmente lungo. Ma la sconfitta non si legge soltanto nell’urna dei grandi numeri, è lo specchio della nostra situazione infortuni che non ci vede al completo dal girone d’andata”. La corsa alla Futura è riaperta, la quinta giornata di ritorno ha regalato vittorie a tutte le inseguitrici, e pertanto l’ultimo quarto del campionato mette in guardia la capolista. “Siamo pronte a ripartire - sottolinea l’assistent coach - con il nostro migliore campionario. Il gruppo e il carattere sono l’anima della squadra, quella che ha segnato i momenti più positivi, la stessa che adesso deve riportarci in carreggiata e farci ritrovare il passo giusto. A tutto questo si aggiunge il tasso tecnico del gruppo, la somma di giocatrici che mettono in calce la differenza nell’arco di una competizione: domenica andiamo a Corato consapevoli di trovare un campo difficile. Contiamo di recuperare il capitano Nene Diene che paga dazio più del dovuto a causa di un infortunio che la costringe ai margini delle gare e degli allenamenti durante la settimana”. Contro l’Olimpia Corato la squadra di coach Gigi Santini dovrà prima di tutto guardarsi da amnesie come quella di sabato scorso.
All’andata le brindisine si imposero per 60-54 amministrando il vantaggio in tutti i quarti di gara, con Linda Manzini top scorer (20 punti) ed Elena Capolicchio che andò a referto con 14 punti, nove rimbalzi, nove palle recuperate ed una valutazione di 25. “Non tragga in inganno la penultima posizione in classifica - avverte l’allenatrice - perché la coperta è tanto corta da permettere all’Olimpia di sperare ancora nei playoff. Dunque massima tensione e intensità, ma non solo a tratti, sarà fondamentale non allentare mai la presa”.
L’Olimpia Corato completa domenica il dittico di partite casalinghe dopo aver battuto la Saces Mapei Stabia, squadra col doppio dei punti in classifica e per questo consolidata nei quartieri playoff. “Non è il massimo incrociare la prima della classe - osserva il coach dell’Olimpia Corato Vincenzo Mazzilli - nel momento della tentata risalita. È chiaro che la sconfitta di sabato scorso rimane un episodio e non sposta di una virgola la qualità della squadra. La differenza sta nella portata degli obiettivi: l’Olimpia prova a tenersi stretta la categoria con le unghie e con i denti, avremmo potuto far meglio nel corso della stagione ma gli infortuni non ci hanno aiutato. Penso al pivot Angela Cardinale, il capitano rimasta fuori tre mesi, uno dei tanti casi sfortunati che alla lunga hanno pesato sul campionato, sulle diverse gare perse di pochi punti. Dall’altra parte c’è la Futura, di cui mi colpisce l’equilibrio. Mentre le altre squadre fanno perno su due-tre giocatrici forti, quella brindisina è dotata di tutto un organico assortito in modo eccellente. All’andata l’Olimpia non sfigurò affatto. Tuttavia, mentre la difesa cercava di contenere le altre giocatrici, Manzini e Capolicchio dilagarono indirizzando la gara in modo decisivo. Per quanto gli obiettivi siano diversi, penso che ogni gara che resta da giocare abbia il significato di uno spareggio per entrambe le squadre. In ogni caso, mi auguro di assistere domenica a una festa di sport, ciò di cui c’è bisogno per far crescere in Puglia la pallacanestro femminile. Infine auguro alla Futura di conquistare l’A2, sarebbe un traguardo importante non solo per la società del presidente Barretta ma per l’intero movimento pugliese, avremmo una nuova eccellenza accanto alla tradizione di Taranto”.
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Futura Basket Brindisi