Muller smentisce Tornielli, anche se non lo menziona in modo esplicito: “la coscienza va intesa correttamente, non come la spiegano certi giornalisti che annacquano la verità. Parliamo di una coscienza retta, che non può dire “io non devo rispettare la legge di Dio”. La coscienza non libera dalla legge di Dio ma ci dà l'orientamento per compierla.”

E’ molto chiaro in questa circostanza il Cardinale Gerhard Müller (cui, di recente, erano state rivolte accuse di ambiguità) e rispondendo a Riccardo Cascioli (l’articolo intervista è sul quotidiano online “La Nuova Bussola Quotidiana” di oggi giovedì 9 Novembre) prende subito le distanze dalle interpretazioni parziali di alcune testate che gli attribuiscono un’apertura sull’accesso all’Eucarestia dei “divorziati risposati”.
Anzitutto l’ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, da retto teologo quale è, chiarisce che non si deve usare la espressione “divorziati risposati” ma si deve parlare di «battezzati in un matrimonio legittimo sacramentale che vivono more uxorio con un partner che non è il proprio legittimo sposo o sposa».

La quaestioe è sorta –come sintetizza Cascioli- dal breve saggio con cui il cardinale Müller introduce il libro scritto da Rocco Buttiglione “Risposte amichevoli ai critici di Amoris Laetitia” (editrice Ares, in uscita proprio domani, 10 novembre) che, secondo le anticipazioni di Vatican Insider, ossia la Testata dove scrive Andrea Tornielli (già giornalista de “il Sabato” e per lunghi anni de “il Giornale” di proprietà della famiglia Berlusconi) sosterrebbe l’apertura della via ai sacramenti per i “divorziati risposati” che è espressione, come già detto, assolutamente inappropriata.
Il Porporato tedesco aggiunge: “una interpretazione corretta dice che Amoris Laetitia si può e si deve interpretare ortodossamente nell’unità della tradizione cattolica” e quando Cascioli gli fa notare che gli è stata attribuita la convinzione che ci possano essere alcune eccezioni Müller è categorico e dice “Nessuna eccezione, questo è un concetto falso. Io ho dato una spiegazione teologica chiara, senza nessuna possibilità di malintesi”
Tuttavia tutti sappiamo che, purtroppo, la Esortazione “Amoris Laetitia” è stata interpretata da moltissimi teologi e vescovi in modi erronei o addirittura eretici. Müller ben conosce tali derive ed infatti afferma che “ci sono purtroppo singoli vescovi e intere conferenze episcopali che propongono interpretazioni che contraddicono il Magistero precedente, ammettendo ai sacramenti persone che si ostinano in situazioni oggettive di peccato grave. Ma non è questo il criterio con cui applicare Amoris Laetitia”
cosimo de matteis