La Parola di Dio è chiara. Il passo citato (tolto dalla Prima Lettera ai Corinzi, Capitolo 11, versetto 29) non si può equivocare e non si presta ad equivoci: l'Apostolo parla esattamente di mangiare il pane e bere il calice del Signore -ossia la Santa Eucaristia, vero Corpo di Cristo- indegnamente. A meno che non si voglia buttare a mare la Sacra Scrittura qui veniamo avvertiti in modo esplicito del grave rischio della Comunione sacrilega.
Chi non è in Grazia di Dio non può accostarsi alla Santissima Eucaristia perché questo equivarrebbe a mangiare e bere la propria condanna.

C'è ben poco da aggiungere o da interpretare. Facciamo tesoro degli ammonimenti della Parola di Dio e pensiamo spesso a questo passo, specie quando siamo tentati di fare la Comunione anche se non siamo in Grazia di Dio. Anche se qualcuno ci dicesse il contrario, fosse anche un Sacerdote, la Bibbia è chiara. Ed anche la Dottrina cattolica:
Chi mangia il pane e beve il calice del Signore indegnamente, mangia e beve la propria condanna