Non c'è molto da capire in quello che sta avvenendo in Pakistan in questi giorni, in queste ore. Ed anche se uno volesse provare a comprendere avrebbe grandi difficoltà a farlo: i grossi media -di "regime" cui, purtroppo, da qualche anno bisogna includere pure molte Testate cattoliche incluse quelle della Cei e del Vaticano- danno una visione molto parziale.
Come cristiano cattolico che ama la verità (e la Verità che è Cristo) consiglio la lettura de "La Nuova Bussola Quotidiana" uno fra i mezzi di informazione più coraggiosi e non allineati. Nello specifico della situazione in Pakistan - che è oggettivamente in fiamme- il consiglio è di seguire il Sito Asia News .
Il Paese del sud est asiatico è veramente una polveriera: invocano la morte (anzi: la impiccagione) di una donna da nove anni in carcere e rea di essere cristiana -pensate un po' che grave reato- e non si daranno pace finche non la vedranno morta. E sempre in queste ore in quel crogiuolo di tribù e di diverse sètte è stato assassinato a pugnalate Maulana Samiul Haq l'anziano "padre dei talebani", 84 anni.
Non si tratta di "esportare la democrazia" ma di estirpare fanatismo e fondamentalismo. Non è facile. Ma è certo che non servono le "primavere arabe" sobillate da Obama o gli interventi disastrosi, prepotenti e neocolonialisti come quello francese in Libia. Si tratta, piuttosto, di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo. Che insegna ad amare i nemici e di pregare per i persecutori. Questo è il cristianesimo, questa la civiltà.