Alla fine sarà lui il nuovo Presidente della Repubblica. E, diciamolo subito, va bene così. Sarà perché le cose si stavano mettendo veramente male ma la salita al Colle di Pierferdinando Casini è tranquillizzante per il nostro Paese. Qui si sarebbe tentati di far l’elenco di quella ventina (anzi: pure di piu) di persone che in queste ore bramano in modo spasmodico l’ambita Carica istituzionale.
Non lo vediamo poiché essi sanno che devono restare silenti –e ciò rende ancor più ricca di tensione l’attesa- e tessere trame , per così dire, invisibili. Se fossero credenti –la piu parte di costoro non lo è- potrebbero pregare; ed invece gli tocca il mago o, rida pure chi vuole, il vendersi l’anima al diavolo.
Qualche nome? Ecco qui: Rocco Buttiglione, Walter Veltroni, Alfredo Mantovano, Dario Franceschini. Ma soprattutto loro, le “donne”. Mentre scrivo non è ancora del tutto scongiurata la ipotesi Bonino ma, dietro di lei, c’è una schiera di femmine inquiete che bramano anch’esse. La Finocchiaro l’ha trombata Renzi (e, statene certi, non glielo perdonerà mai: quel miserabile “miserabili attacchi” è la giusta cifra della cocente delusione mista a luciferina rabbia per una poltrona che, col pensiero, accarezzava da tempo) , ma spera ancora Rosy Bindi e soprattutto l’altra sicula Prestigiacomo. In silenzio, lo ripetiamo. Ma queste femmine davvero farebbero di tutto. O la stessa Livia Turco. Chi scrive ha già –da tempo- espresso la sua idea “in rosa” (http://cosimino.myblog.it/archive/2013/04/04/una-donna-al-quirinale-eugenia-roccella.html) e sarebbe lietissimo dell’avvento di Eugenia Roccella al Colle. Ma tutto pare andare in una direzione diversa, che poi è quella detta in apertura di queste considerazioni. Che, giusto per essere precisi, non è ovviamente il non plus ultra (si pensi a codesta questione: http://cosimodematteis.over-blog.it/article-casini-apre-alle-coppie-gay-di-notte-e-su-twitter-114200481.html ) od anche alla ben nota personale situazione irregolare dal punto di vista coniugale: non sono cose di poco conto (anzi!) ma –e qui parlo soprattutto da credente in Cristo- il rischio di avere quella persona Presidente della Repubblica era intollerabile.
Sebbene gradita (o, comunque, non avversata) dalla Cei –e questo è un fatto veramente che deve far riflettere tutti- il popolo cattolico mai avrebbe perdonato a Berlusconi di aver permesso che questa persona (vedere foto sotto) potesse davvero diventare Capo dello Stato. Ed allora: teniamoci Casini. Domani è un altro giorno e si vedrà.