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cosimo de matteis

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un semplice blog, eterogeneo come è normale che sia. Con una principale attenzione: dire la verità.


i sette trucchi per scoprire se una donna di facebook è divorziata

Pubblicato da cosimo de matteis su 9 Maggio 2018, 02:25am

E’ dura pubblicare un articolo in un sito senza usare delle immagini a corredo. E non perché i geni asseriscono che i post con foto vengono “cliccati” il 77% in più  (ai guru e le guresse del Web non date retta. A loro interessa solo una cosa: guadagnare soldi. Se poi si tratta di denaro pubblico (corsi finanziati dalla Regione, dai Comuni o addirittura da un Ministero) o di qualche pollo che privatamente li paga per “farsi creare un sito”, a loro interessa poco: pecunia non olet.

 

Però è arduo parlare dei post che pubblicano quegli sventurati di separati/divorziati senza fornire esempi concreti, grafici. Ed è ancor più arduo se si considera che, grazie a Dio!!!!, non tutti conoscono quell’inferno che è facebook e quindi costoro –questi fortunati che non si sono infettati col fecale social- non sanno quali dinamiche si attivano prima, durante e soprattutto dopo la separazione.

Oddio, per un verso non sarebbe neppure corretto (legale si: è un sito pubblico) pubblicare le foto (spesso pure sconce) che questi sventurati postano su facebook  ed i loro dissennati “link”. Però prima o poi lo dovrò fare: forse solo così le persone comprenderanno non solo quanto siano ridicole (certo, raggiungere questo obiettivo non sarebbe male) ma soprattutto forse comprenderebbero quanto soffrono i loro figli.

Subito qualche esempio (e qui non servono manco le foto…): quando due sventurati rompono il sacro vincolo coniugale – che liberamente hanno sigillato davanti a Dio col Sacramento del Matrimonio- una delle loro prime prerogative (incoraggiate in questo dalle amiche più ….allegre, che già han fatto così tante volte….) è “rifarsi una vita”. In parole semplici: trovare un nuovo maschio.

(PAUSA –così prendete fiato- Qui andrebbero differenziate le persone che, a torto od a ragione,  si ritengono ancora piacenti ed in “diritto” di poter scegliere e quelle che invece debbono accontentarsi di tutto. Purché respiri. Ma di questo ne parleremo la prossima puntata. Non mancate)

Nel rifarsi la vita le nostre poco di buono, come abbiamo già accennato, si trovano un nuovo “compagno”, “fidanzato” o come volete chiamarlo (tutti termini ridicoli) e siccome “vivono nei social” devono far vedere (alle amiche, alle “amiche” tra virgolette, alla ex suocera, alla ex cognata e soprattutto a lui, al “cornutone” che hanno mollato) che hanno un “nuovo amore”.

Un attimo ed arrivo a cosa voglio dire. Se non avete pazienza leggetelo a pezzetti l’articolo oppure non lo leggete proprio: non mi offendo, giuro.

Ma ci pensano costoro che quando pubblicano la fotina (il ridicolo selfie) con la didascalia “ora la vita ha un nuovo colore” oppure chessò “ecco Barsanofio, non è bellissimo?” –per ora tralasciamo di descrivere la foto- la vedono i loro figli e le loro figlie?

Non pensano che un tredicenne “innamoratissimo” della propria mamma e che già ha sofferto come un cane perché papa se ne è andato (poi da grande –se campa!- capirà di chi sono le colpe: adesso si beve tutto ciò che gli racconta la mamma e cioè che papà era cattivo, che è meglio così, che ora la mamma è finalmente felice e via con le pu…lcinellate) ed ora si deve pure sorbire gli immancabili sfottò dei compagni che, cattivelli (spesso pure loro vittime del diabolico divorzio) vedono la foto e vanno a dirgli “ma tua madre …. Ho visto su facebook…” e poi risatine sceme ed allusive.

Insomma, per quanto il piccolo possa essere maturo (il 90% delle femmine divorziate ripetono a pappagallo “no, mio figlio è molto maturo: ha capito tutto e per lui è tutto normale”) egli soffre come un cane doppiamente perché non solo ha perso il papà (che non è morto: spesso lo vede tutti i giorni, con un’altra femmina che prende i figli da scuola. E li prende per mano. Ma è una ridicola sceneggiata: non sono i loro figli, sono i figli della amante adultera!) ma ora la mamma si tiene in casa un altro uomo. Che per assurda ipotesi potrà essere l’uomo più buono, più bello, più simpatico, più forte ma non è –e non sarà mai- suo padre!

E qui ci fermiamo, e sapete perché? Perché stiamo soffrendo anche solo a scriverle queste cose! Perché sono cose vere che ogni persona di buonsenso vede. E la sofferenza –questa sofferenza- dei bambini è atroce.

Se Dio vuole torneremo sull’argomento: sia per approfondirlo (quanto detto finora è solo una brevissima introduzione) e sia per descrivere l’altro frutto velenosissimo del divorzio e dei successivi rapporti adulterini. Come forse avrete capito stiamo parlando della orrenda realtà delle violenze sessuali perpetrati in queste “famiglie allargate” “famiglie moderne”. Chi ha una figlia femmina adolescente potrà facilmente comprendere. E questi sono drammi infernali. Per colpa, unicamente, dei capricci infantili di chi “vuole rifarsi una vita”. E magari a dargli tale consiglio è un avido psicologo marxista, uno sventurato prete modernista o, ancora peggio, il guru –esistono guru e santoni online: non brutti e vecchi ma giovani, belli e brillanti- che gli sussurra a mo’ di mantra “dai una svolta! Svoltiamo insieme!”.

cosimo de matteis

 

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