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cosimo de matteis

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un semplice blog, eterogeneo come è normale che sia. Con una principale attenzione: dire la verità.


Il libro dell'anno: DANILO QUINTO "Da servo di Pannella a figlio libero di Dio"

Pubblicato da cosimo de matteis su 14 Giugno 2012, 13:54pm

Tags: #LIBRI

COPERTINA LIBRO DANILO QUINTOFinalmente viene alla luce in modo chiaro ed organico, come solo un libro può fare, la "verità" sul partito radicale , su Marco Pannella, Emma Bonino ed in genere tutta la "galassia" radicale. Autore è Danilo Quinto, per anni all'interno del partito radicale ricoprendo finanche la carica di tesoriere, che oramai è fuori da quella che è definita "la più formidabile macchina mangiasoldi della partitocrazia italiana".

Il volume, 208 pagine, con prefazione di Mons. Luigi Negri, è edito da "Fede & Cultura" ( www.fedecultura.com ) e sarà prestissimo in libreria. La  presentazione pubblica sarà il 17 giugno al Festival di Fede & Cultura .

Dallo stesso Sito della meritoria Casa Editrice veronese proponiamo la seguente descrizione del libro: “C’è chi dice che Pannella non conta nulla e che Radio Radicale esiste per farlo divertire… Altri vorrebbero Presidente della Repubblica Emma Bonino, la quale sostiene che il cristianesimo ha esaurito la sua carica vitale, storica. Il progetto pro-Bonino è di un vasto schieramento, che corrisponde ad una cultura che affonda le sue radici nel ’68. Mentre i radicali demoliscono i principii del diritto naturale, Governi di destra e sinistra e il fior fiore dei parlamentari cattolici, consentono che la loro radio riceva  decine di milioni di euro l’anno, più gli importi della legge sull’editoria, più le quote di finanziamento pubblico per la loro lista, più il danaro proveniente dall’accordo elettorale con il PD, più le pensioni dei loro ex deputati. Incassano denaro pubblico e sono i più candidi di tutti. Gli altri? Tutti ladri, che si spartiscono il bottino. Pannella, la Bonino e il potere. Una vicenda equivoca e ambigua. Raccontata da chi ha lavorato con loro per vent’anni, che all’improvviso riconosce l’esistenza della Verità e comprende che la sua vita non ha più senso in quella realtà. Dio, nella sua misericordia, si china su di lui e gli porge una mano. A questa, lui si aggrappa: è la Salvezza. “

 

 

cosimo de matteis

 

 

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T
Quindi Signor Enzo conviene con me che bisogna leggerli tuttio e due i libri su Marco pannella, uno contro di danilo Quinto edito da fede e cultura e uno a favore di Antonio G. D'Errico edito da<br /> Anordest...
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E
Ho appena letto il commento edico caro Tullio che io ho gia'letto: Segnali di distensione di Antonio G. D'Errico ed anche quello di Quinto e, sono convinto che bisogna leggerli tutti e due per<br /> capire le posizioni...
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T
Ho recuperato la recensione del vice direttore di Tg 2 Valter Vecellio...Leggete e vi invito a guardare l'intervista dell'autore Antonio G. D'Errico fatta dal direttore Colacione a liberi tv<br /> consultabile dal sito delle edizioni anordest...<br /> <br /> Valter Vecellio<br /> Segnali di distensione. Marco Pannella si racconta e si commuove<br /> 29-11-2012<br /> Il titolo ti fa pensare: ma che titolo è? Cosa significa, che cosa ci si vuol dire, con quel “Segnali di distensione”? E ancora: va bene, Marco Pannella si racconta, ed è un bel racconto che si<br /> sviluppa e si dipana per quasi duecento pagine. Dice tante cose Marco, è fluviale, un Danubio e un Mississippi, ne ha viste tante, e ne ha fatte ancora di più, conosce tutti, e da tutti è<br /> conosciuto…Non c’è italiano che non gli debba qualche cosa, e non solo italiano. Un gigante. Ma la commozione è il sentimento che proviamo una volta letto questo suo “monologo”? Intendeva forse<br /> commuoverci, Marco? O piuttosto è l’ennesimo, instancabile suo tentativo di farci conoscere, capire, renderci consapevoli, mostrarci il volto di una realtà conoscibilissima, ma che per le nostre<br /> pigrizie, le nostre confortevoli certezze, i nostri pavloviani riflessi, tendiamo a non vedere?<br /> <br /> Insomma, caro Antonio G. D’Errico che hai confezionato questo bel libro pubblicato da Edizioni Anordest (pagg.187, 15 euro), cosa hai voluto dire e dirci con questo titolo strano? Pannella, dici,<br /> “commuove quando parla di giovani generazioni che non cercano il confronto ma tendono all’aggressione verbale e non solo. Giovani che manifestano odio, scaturito da una cieca ottusità e di adesione<br /> alla dottrina che non ammette confronto. Commuove anche quando racconta di giovani che lo riconoscono per strada, che lo salutano e gli dicono: sei l’unico! Ma non lo prende come un complimento, si<br /> risente: perché gli unici, dice, vanno fatti fuori, no? Essendo gente comune, ogn’uno di noi è unico…”. Pannella, mi permetto di dire, rende consapevoli, è maieutico, una levatrice del pensiero e<br /> della ragione. Ma sì, forse ci sta anche la commozione…<br /> <br /> Per cercare di capire non c’è altro da fare che leggere il libro; che visivamente si presenta bene: caratteri tipografici che non spaccano gli occhi, ben rilegato non ti si sfascia in mano mentre<br /> lo sfogli…non sono cose da poco, anche l’“oggetto2 ha sua importanza. In copertina due belle fotografie di Marco; e anche all’interno: Pannella in tuta mimetica militare, quando con altri dirigenti<br /> e militanti radicali trascorse il Capodanno nelle trincee della Croaziaq invasa dalle truppe di Milosevic; il congresso radicale del 1992, quello che fissò come obiettivo trentamila iscritti (e<br /> l’obiettivo venne conseguito); al congresso del CORA ospitato da Vincenzo Muccioli nella comunità di San Patrignano; ai funerali di Piergiorgio Welby, e quando viene eletto segretario del Partito<br /> Radicale Demba Traoré; a casa sua, vicino Fontana di Trevi, e a colloquio con Roberto Saviano; con Emma Bonino e con Argentina Marchei, la notte del 2 dicembre 1970, quando alla Camera dei Deputati<br /> veniva approvata la legge sul divorzio (e andate a informarvi voi chi era e cosa ha rappresentato Argentina); con Enzo Tortora, imbavagliato con Emma a una tribuna elettorale, vestito da Babbo<br /> Natale, e a Bruxelles, mentre la gendarmeria lo trascina via, a colloquio con Giovanni Paolo II e con Giorgio Almirante…quante altre, di fotografie, se ne potevano scegliere; ma questa sola<br /> selezione vale tutti i quindici euro del prezzo del libro. Che ha molti altri pregi.<br /> <br /> <br /> Valter Vecellio<br /> <br /> Giornalista professionista, attualmente lavora in RAI. Dirige il giornale telematico «Notizie Radicali», è iscritto al Partito Radicale dal 1972, è stato componente del Comitato Nazionale, della<br /> Direzione, della Segreteria Nazionale.<br /> Non so con quali capacità deduttive D’Errico sia riuscito a convincere Marco a dedicargli sedute su sedute, e a parlare davanti a un registratore di tutto; un Pannella in ottima forma, ed ecco il<br /> film con gli obiettivi e le ragioni delle battaglie politiche in corso; quello che è stato e perché; e quello che ci si augura possa essere…Un racconto che si sviluppa in otto capitoli, dove Marco<br /> parla di sé, e quindi di noi: quella pattuglia di “pazzi malinconici” che sessant’anni fa, a dispetto di ogni logica e buon senso, seppero sottrarsi alla tentazione di fare le cose “ragionevoli” e<br /> fecero le cose giuste. E’ grazie a quelle scelte, a quella ostinazione, a quella cultura per anni mortificata e negata, se oggi siamo quello che siamo…le lotte per la giustizia e l’amnistia, quelle<br /> di oggi e quelle di sempre; i referendum, l’analisi sul regime, la sua dimensione strutturalmente, tecnicamente criminale (e spesso criminale anche sotto il profilo del codice penale…).<br /> <br /> Se puntigliosi si impugna la matita rossa e blu, si possono senz’altro trovare qua e là ingenuità e “stonature” stilistiche che strappano un sorriso. Ma, beninteso, è un cercare il pelo sull’uovo,<br /> quando l’uovo c’è, ed è bello grosso. E’ stato bravo D’Errico a “tradurre” in forma scritta le immaginiamo lunghe conversazioni con Marco, che come d’abitudine avrà, nel suo dire, aperto mille<br /> parentesi, tonde, quadre, graffe…No davvero: non dev’essere stato facile rendere leggibile, nella sua forma scritta il “parlato” pannelliano. D’Errico è riuscito nella sua impresa, e ci regala un<br /> libro che faremo bene a procurarci: anche chi con Marco ha una certa consuetudine, lo conosce e lo frequenta, e magari ascoltando un inizio di frase sa già dove e come la concluderà, farà bene a<br /> procurarselo e a dedicargli qualche ora. Ma, naturalmente, ci si augura che il libro sia letto soprattutto da non radicali: da quella “brava gente”, per rubare un’espressione di Pannella, che da<br /> trenta-quarant’anni subisce e patisce un regime fatto di menzogna e negazione della conoscenza. Leggendo questo libro-conversazione se ne ricava un’immagine di Pannella che certo corrisponde<br /> all’idea che di lui ci si è fatta; ma il libro contiene qualche piacevole e utile sorpresa anche per chi i radicali li frequenta e Marco lo conosce. E poi ringraziatelo D’Errico. Il suo libro è<br /> aria pulita dopo aver respirato a lungo porcherie e smog. Leggere per credere.
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T
Ebbene questo e'un libro contro i radicali e Pannella e, io vi consiglio di leggere anche per avere una visione a 360°: Segnali di distensione.Marco Pannella si racconta e ci commuove edizioni<br /> anordest, autore Antonio G. D'Errico...<br /> DI sicuro c'è un Pannella che e'pronto ad altre sfide importante, anche se ha 83 di anni.Un Pannella simpatico, comune tra gente comune.Invito a leggere la bella recensione di Valter Vecellio che<br /> dice e consiglia Segnali di distensione.Ringrazia Vecelliop, Antonio G. D'Errico, perchè Segnali di distensione è aria pura e sana di uno scrittore unico in mezzo a tanta porcheria e smog che<br /> circola nel commerciale...<br /> Allego recensione di Solo libri molto bella...<br /> Guardate il link<br /> www.sololibri.net/Segnali-di-distensione-Marco.html<br /> <br /> Grazie amici...Il prox libro di Antonio G. D'Errico e' Roberto Straccia.Sogni Infranti, scritto con il padre del giovane universitario di Moresco trovato morto nelle acque del mare il 7.1.2012<br /> verso Bari. Scomparso in circostanze misteriose, dove il suicidio non è una risposta...
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