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cosimo de matteis

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un semplice blog, eterogeneo come è normale che sia. Con una principale attenzione: dire la verità.


Cattolici divisi ed il diavolo balla

Pubblicato da cosimo de matteis su 5 Dicembre 2017, 20:35pm

Tags: #POLITICA

Che la divisione –intesa come separazione di ciò che era unito e concorde-sia un male è fuori di ogni dubbio. Non c’è neppure da ricordare l’etimologia di diavolo perché è risaputo essere il cornuto la scaturigine di ogni male e, nella fattispecie, della divisione/litigio/separazione. Per ogni divorzio, con tutto l’enorme dolore che causa soprattutto ai figli, il cornuto balla per la gioia. E per certe persone, invece, il divorzio è un segno di progresso e di emancipazione della donna.

EMMA BONINO MANIFESTA PER L'ABORTO IN PIAZZA SAN PIETRO

 

E’ pertanto negativo che i cattolici, divenuti sempre più minoranza, si dividano e non infrequentemente litighino.

A scanso di equivoci: nessuna –ma proprio nessuna- nostalgia della diccì. Le peggiori leggi del nostro Paese sono state approvate da governi a guida democristiana. Basterebbe soltanto questo per giudicare –si: giudicare- la Dc. Ed il giudizio è negativo. Punto.

Qui non è la sede per indicare le ragioni del fallimento di un partito che aveva per simbolo la Croce e si fregiava del immenso titolo “cristiana”. Basti solo dire che Sturzo ed il Partito Popolare furono una cosa (buona), Fanfani-Moro-Dossetti-De Mita e la Dc furono altra cosa (cattiva).

La scristianizzazione è giunta quasi all’apice ed anche la apostasia da silenziosa diventa esplicita e palese. L’attacco ai cardini della società –famiglia, vita, procreazione, famiglia- è sfacciatamente insistente. E presentato come progresso.

Di fronte a tutto ciò si tengono ancora, almeno per ora, delle democratiche elezioni. Di democratico hanno sempre meno, soprattutto a causa di leggi elettorali sempre più brutte: un dato su tutti è l’essere stati espropriati del voto di preferenza.

Epperò votare resta un dovere. Anzi, sarebbe – è – un dovere anche la partecipazione attiva del cittadino cattolico. Ma qui ci inoltreremmo in un discorso infinito e già la premessa è stata fin troppo lunga. E quindi arriviamo al punto: la questione del cosidetto PDF – Partito della famiglia (o Popolo della Famiglia, non ricordo bene).

Non si può pretendere da chi legge queste note che sia informato sulla nascita di questo soggetto politico –il Pdf- né è verosimile pensare ad una cronoricostruzione degli eventi –furtivi, frettolosi, azzardati- che portarono alla nascita. E quindi in breve diciamo che all’indomani del bel raduno al Circo Massimo –Roma, gennaio 2016- alcuni personaggi pensarono di “trasformare” le centinaia di migliaia di persone accorse in voti e quindi “crearono” un partito.

Naturalmente le persone accorse nella Capitale erano andate per difendere la famiglia dagli attacchi –unioni civili, bambini dati in adozione a due omosessuali maschi ed altre stramberie della ideologia libertaria- non per fondare un partito.

Un ex deputato del PD fu tra i principali artefici della “nascita” del partito. Il Comitato “Difendiamo i nostri figli”(CDNF) che aveva organizzato l’evento –evento ben riuscito, nonostante la sanguinosa offesa della mancata partecipazione della Cei- ebbe così ad affrontare una inaudita “fuga in avanti” ed un salto del buio che questo drappello di persone compirono.

Da smaliziati politici e con le Comunali alle porte cosa ti fanno? S’inventano un simbolo, dicono di rappresentare “il popolo del Circo Massimo” e presentano liste laddove riescono a farlo. Addirittura, sfiorando il ridicolo, l’ex Pd (che vive una situazione stabile di peccato: è adultero e concubino), si candida a Sindaco di Roma. I risultati furono oltremodo fallimentari.

Ma il danno non fu l’ovvio flop elettorale: il guaio è che quella precipitosa iniziativa, compiuta senza nessuna autorizzazione del CDFN, ha causato una profonda lacerazione all’interno dello stesso Comitato. E quello strappo non è mai stato ricucito.

Ora si capisce meglio perché all’inizio si è parlato di diabŏlus, Διάβολος, diábolos?

il blog di cosimo de matteis

Siete stanchi a leggere, vero? Figuratevi io a scrivere. Ma andiamo avanti perché la divisione è reale, continua e c’è il rischio concreto di uno scontro manifesto, dopo mesi e mesi di latenza.

Le due entità, CDNF e PDF, sono andate avanti: un poco ignorandosi, un poco guardandosi in cagnesco. A volte spiandosi ed a volte annusandosi come i cani. Di fatto c’è un Pdf che fa proclami che ricordano il celebre “spezzeremo le reni alla Grecia” con quel tale che snocciola i dati: il 3,4 a Pizzighettone e addirittura il 6,9 a Piovarolo. E nel frattempo spiega il Vangelo: prima su una radio cattolica ed ora su internet.

Il Comitato, dal canto suo, non aveva mai escluso una partecipazione indiretta nell’agone politico. E nelle recenti elezioni siciliane ha fatto un accordo con un candidato alla Presidenza della Regione. La esatta descrizione dell’accordo non è chiarissima allo scrivente, ma non importa.

Importa invece che tale “patto” pare non sia stato mantenuto: il candidato, che poi è risultato eletto, avrebbe nominato nella sua Giunta degli assessori che non sono proprio rispondenti all’identikit di un cattolico che si impegna in politica. Con alcuni casi addirittura “clamorosi”.

Concludiamo dicendo che di fronte a tutto questo è probabile che molti cattolici che cercano certezze sui principi non negoziabili non le trovino e non vadano a votare: non c’è molta differenza tra il modernismo del Pd, la post verità di Forza Italia (si pensi alla Brambilla od allo stesso Berlusconi) e l’inquietante nichilismo dei Cinque Stelle.

C’è quel poco di proporzionale che permette al cittadino elettore di mettere una croce sul meno peggio dei partiti (ad esempio quello della brava Giorgia Meloni) fermo restando che non si può esprimere la preferenza e pertanto ci ritroveremo sulla scheda candidati sconosciuti o assolutamente impossibili da votare.

Forse con uno sforzo –e molti passi indietro da parte di alcuni- sarà possibile dare una possibilità ai cittadini cattolici di andare a votare. Al momento il quadro è notevolmente frammentato e diviso. La tentazione di non votare è grande e soprattutto quello continua a pontificare del 2,8 di Castellamare e quegli altri assicurano che chiederanno garanzie certe ad alcuni candidati e partiti. Auguri Italia. E resisti alla grande tribolazione. L’Immacolata vincerà.

cosimo de matteis

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