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cosimo de matteis

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un semplice blog, eterogeneo come è normale che sia. Con una principale attenzione: dire la verità.


la grande menzogna del reddito di cittadinanza

Pubblicato da cosimo de matteis su 4 Marzo 2018, 02:36am

Tags: #POLITICA, #reddito di cittadinanza

Come in tutte le sètte o associazioni (culturali, politiche, religiose eccetera) vi sono dei fuoriusciti. Spesso sono dei “cacciati”, a volte anche in malo modo. Perché in una sètta –pensate ai TdG od anche alla massoneria- dopo che sei entrato è molto difficile che tu ne possa uscire spontaneamente.

Ed allora interviene il capo –chiunque sia- che su due piedi decide l’espulsione. Roma locuta causa soluta. Gli altri adepti fanno terra bruciata attorno a lui/lei (guai se non lo facessero: anche solo a salutarlo rischierebbero di essere cacciati anche loro) ed il povero ex membro si ritrova sbandato.

reddito di cittadinanza grillo cinque stelle di maio

Quando costui si riprende – e non è detto che si riprenda: ecco il carattere davvero sulfureo delle sètte- prova ad avere una vita normale. Ma è molto difficile specialmente se si tratta di sètte religiose o di psicosètte. Pensate ad un ex TdG ed il suo rapporto con Dio: salvo miracoli –sempre possibili- è compromesso per sempre. Egli avrà sempre una sorta di “nausea” verso la Scrittura, verso il Cratore, verso la preghiera e così via. Ma questo, naturalmente, deriva da come queste cose gli sono state imposte, dall’indottrinamento subìto e da quel “lavaggio del cervello” che realmente le sètte operano.

Come è stato scritto da molti il Movimento 5 Stelle è un partito-sètta. Naturalmente non avviene quello che succede nelle psicosètte o nelle sètte religiose (si pensi alle confessioni pubbliche forzate, i veri e propri processi ed altre cose orribili e luciferine) ma certe dinamiche possono essere accostate. E penso ai fuoriusciti o cacciati che dir si voglia.

I fuorisciti dal partito di Grillo e Casaleggio –ed anche questo è stato già evidenziato- vivono una sorta di misterioso silenzio. Qualche strepito all’inizio (dovuto più alla sorpresa) ma poi cade in una sorta di misterioso torpore. Ed anche i mezzi di comunicazione, stranamente, mettono la sordina. Eppure un fuoriuscito, col dente verosimilmente avvelenato, sarebbe un boccone prelibato per qualsiasi giornalista assetato di scoop o di interviste esclusive. Invece niente. Silenzio totale.

Dopo anni (talora decenni) i fuoriusciti tornano, diciamo così, ad una vita normale. Se hanno il dono della fede in Cristo questo è più facile. Ma il dente avvelenato rimane (salvo rarissimi casi) così pure una sorta di latente sentimento di vendetta: che, parliamoci chiaro, è comprensibile ma sempre sbagliata. Sempre. Il cristiano perdona. Settanta volte sette. E prega per i nemici.

Dopo tutta questa premessa (si: questa era soltanto una premessa) proverò a parlare del dottor Andrea Aquilino, un 52enne ingegnere romano con una lunga militanza nel Movimento cinque stelle. Uno dei primi seguagi (o adepti) di Beppe Grillo nella Capitale.

La storia di Aquilino la trovate su internet: come lui stesso consiglia (sul suo profilo facebook) basta digitare su google, insieme,  le parole “aquilino” “movimento cinque stelle” “cattolici” e vien fuori una serie di articoli. Un consiglio: non leggeteli tutti. Anche perché, come vi accorgerete voi stessi, dicono piu o meno tutti la stessa cosa. La storia è quella.

Io mi sento di consigliare quello di Famiglia Cristiana: è del 2014 ma vi garantisco che è tutto lì. Ed è, probabilmente, la maggiore fonte da cui han attinto gli altri. C’è chi correttamente lo cita e chi no. Ad ogni modo in tale articolo intervista del settimanale dei Paolini,  realizzato da Antonio Sanfrancesco,  c’è tutto l’essenziale. Inclusa la (comprensibile) amarezza di Aquilino.

In sintesi –ma proprio in sintesi sintesi sintesi- Andrea Aquilino viene “espulso” dal movimento di Grillo (con tanto di lettera dell’avvocato) per il suo impegno, dentro il M5S, a difesa e sostegno delle istanze cattoliche.

Ripeto, non racconto tutta la storia perché la trovate ovunque e perché sarebbe “fatica sprecata”: chi ha deciso di votare per Grillo lo farà comunque. Chi è “plagiato” (o giù di lì) difficilmente cambia idea, pure di fronte alle evidenze.

In più molti nella Bassitalia son convinti che con “dimaio” e con "dibba" al governo avranno tutti la pensione di mille euro (sentito con le mie orecchie da tanti e tanti: nei mezzi pubblici come allo stadio) pur senza fare niente. Qualcuno “più colto” usa la parolina chiave reddito di cittadinanza. A questi poveri sventurati, che vanno a fare le rapine o spacciano erba, non pare vero che avranno due milioni (di lire) al mese restando vagabondi.

Ed infatti non è vero. Però ci credono. Molti voti al sud Grillo e Casaleggio li prenderanno per questa illusione offerta in campagna elettorale. E non c’è piu testardo di un testardo ignorante ed illeterato.

Quello che dispiace maggiormente è che fratelli nella fede in Cristo –cattolici- voteranno convintamente M5S. Ecco, a costoro è maggiormente indirizzato questo articolo. Leggete la storia di Andrea Acquilino e capirete. Capirete che non solo il “reddito di cittadinanza” è solo marketing poltico ma capirete soprattutto che il pensiero cattolico, le istanze che a noi stanno a cuore, quelle questioni che il Governo Renzi (sedicente cattolico) ha barbaramente e sfacciatamente tradito, insomma i principi negoziabili nel Movimento Cinque Stelle non hanno cittadinanza. E non l’avranno mai.

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